Tre anni fa il leader del Partito dei Lavoratori trascorreva le proprie giornate in una cella scontando false accuse: ieri è diventato, per la terza volta, presidente del Brasile, ponendo fine alla (terrificante) esperienza del governo Bolsonaro. Adesso lo attende una sfida difficilissima: dovrà restituire dignità e rappresentanza alle popolazioni indigene, fermare la deforestazione e irrobustire un welfare dilaniato
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