Il mondo della ristorazione è una medaglia a due facce: da un lato c’è la possibilità di guadagnare liquidità immediatamente, cosa che in altri tipi di imprese non avviene con la stessa rapidità; dall’altro questi stessi liquidi oscillano pericolosamente in base alle circostanze dell’ambiente, della gestione e del contesto. Negli ultimi due anni, ad esempio, la pandemia da covid-19 ha reso estremamente difficile il mestiere del ristoratore, e la crisi economica ha pesato in particolar modo sui lavoratori con il pubblico, tanto da rendere impensabile per molti l’idea di una nuova apertura o di una continuazione efficace nella propria impresa ristorativa. Ebbene, se la pensi così, fermati un attimo: ci sono alcune cose che, una volta apprese e messe in pratica, potranno davvero svoltare la tua attività. Una di queste è il metodo RistoBusiness per il calcolo del food cost: un metodo semplice ed efficace per tenere sotto controllo finanziario la tua impresa ristorativa. Se sei un ristoratore in cerca di tattiche di gestione più funzionali o un neofita nell’ambito della ristorazione che desidera iniziare nel modo più corretto possibile, allora sei nel posto giusto.

Cos’è il food cost

Il food cost è un metodo di gestione del proprio andamento economico perfetto se hai a che fare con una impresa nell’ambito della ristorazione. In sostanza, ti permetterà con semplici calcoli di tenere sotto controllo entrate ed uscite, per verificare che non ci siano intoppi finanziari e migliorare gli aspetti che ti permetteranno di avere maggiori introiti. Esitono tre indici diversi per il calcolo del food cost:

  • food cost massimo: calcola la differenza tra il costo delle tue materie prime (ovvero, quanto hai speso per rifornire il tuo magazzino in previsione di iniziare una settimana lavorativa) e gli ingressi effettivi (ovvero quanto effettivamente è stato il tuo profitto settimanale); in sostanza dovrai applicare questa formula: 100 – (%costi – %guadagni).
  • food cost consuntivo: tiene conto delle spese che l’azienda effettua in favore dei dipendenti, ovvero di quelle materie prime che non vengono effettivamente vendute, secondo la formula: costo materie prime – costo materie consumate e gratuità.
  • food cost preventivo: Riguarda il rapporto tra il fatturato effettivo (ricavo di ogni singolo prodotto per il numero di prodotti venduti) e il costo delle materie prime che hai venduto, secondo la formula: fatturato / costo materie prime.

Dove imparare

Come hai visto, il metodo del food cost è semplice ed intuitivo: ti permette di tenere sotto controllo le entrate e le uscite facendo un bilancio effettivo dei guadagni commisurato alle spese effettuate, sia per la compera delle materie prime sia per le gratuità che l’azienda offre. Niente va tralasciato, e il bilancio deve essere seguito giornalmente, con cura e precisione affinché il risultato sia positivo. Con il semplice metodo per calcolare il food cost riuscirai a capire anche se ci sono degli illeciti nella tua attività, o se qualcosa non sta andando per il verso giusto. Potrebbe essere l’inizio di un percorso di management oppure soltanto un metodo per tenere calcolo degli utili e delle spese che andrebbe utilizzato anche nell’ambito dell’economia familiare, non solo per le grandi imprese. Se sei curioso di iniziare il tuo percorso di Food Business partendo dal calcolo del food cost, e se vuoi avere maggiori informazioni al riguardo per perfezionare le tue strategie di vendita, iscriviti ad alcuni dei canali di FoodBusiness e visita il sito su come calcolare il Food Cost.

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